Perché ci sono chiavette USB nei muri? Non è una scelta bizzarra: il motivo è sorprendente, non bisogna mai toccarle.
Anche in un’epoca di grandi evoluzioni tecnologiche alcuni strumenti ‘classici’ non sembrano passare di moda. Tra questi c’è sicuramente la chiavetta USB, ovvero un piccolo dispositivo portatile che funge da memoria di massa e consente di trasferire file da un device a un altro tramite la porta USB. Le chiavette USB si trovano praticamente in ogni angolo del mondo e ancora oggi si rivelano utilissime per spostare foto, video, documenti e tutto ciò che deve essere trasferito in un altro dispositivo. Questi strumenti sono talmente diffusi che a qualcuno sarà capitato di trovarne alcune fin dentro i muri, chiedendosi ovviamente il perché di questo posizionamento così bizzarro.
Chiavette USB nei muri, un’idea che parte da lontano: a cosa servono
In realtà le chiavette USB nei muri hanno una motivazione ben precisa e tutt’altro che banale. Il concetto che sta alla base è quello delle ‘Dead Drops’, ovvero il progetto che ha l’ambizione di creare una rete di condivisione di file anonima e offline in spazi pubblici.
L’idea è nata nel 2010 a New York grazie all’intuizione di Aram Bartholl, un artista multimediale che vive a Berlino. L’obiettivo di Bartholl era quello di realizzare una rete per condividere file e dati che potesse rappresentare una valida alternativa a internet.
Tutte le persone possono infatti installare le chiavette USB nei muri o nei marciapiedi della propria città. Così facendo il progetto ‘Dead Drops’ si espande sempre di più e arriva a più persone possibili. Farlo è molto semplice: basta trovare il luogo dove inserire la chiavetta USB, fare un piccolo buco e fissare il dispositivo con il cemento a presa rapida.
Da quel momento in poi tutti potranno utilizzare quella chiavetta USB per ricevere i file che si trovano al suo interno o magari per rilasciarne altri. Ma come fare per trovare le ‘Dead Drops’?
La mappa rivela dove sono le Dead Drops (ma non è detto che funzionino)
Per raggiungere la chiavetta USB installata nel muro più vicina alla nostra posizione basta recarsi sul sito ufficiale del progetto e consultare la mappa. Oltre all’indirizzo della chiavetta è possibile dare uno sguardo anche alle informazioni scritte dalla persona che ha scelto di installare la Dead Drop nel luogo pubblico.
Purtroppo in alcuni casi può accadere che le Dead Drops vengano rubate, danneggiate o scompaiano misteriosamente. Quando si verifica una tale situazione è sempre meglio informare dell’accaduto sul sito, così da rendere gli altri utenti consapevoli del fatto che quella chiavetta USB non si trova più nel luogo indicato.
Il progetto lanciato dall’artista Aram Bartholl è attivo da più di un decennio, pertanto non è scontato trovare una chiavetta USB funzionante nei luoghi indicati dalla mappa. Ora che conosciamo il motivo, il consiglio è ovviamente quello di non toccare le chiavette USB che troviamo nei muri dei luoghi pubblici.