I dinosauri si sono estinti a causa delle conseguenze dell’impatto di un asteroide enorme, ma se non fosse solo l’asteroide? E in quanto tempo?
La fine dei dinosauri, per quanti passi avanti abbia fatto la scienza, continua ad avere diversi punti oscuri. E non a caso usiamo questo termine. Perché se è vero che un asteroide gigantesco ha impattato contro la superficie del nostro pianeta nella penisola dello Yucatan, provocando enormi sconvolgimenti che hanno innescato secondo alcuni l’estinzione di quasi tutta la vita sul pianeta, è anche vero che un modello di machine learning ha tirato in ballo e dato un po’ di colpa anche a qualcosa che stava già avvenendo proprio sulla superficie e cui l’impatto dell’asteroide avrebbe dato una spinta. Una spinta enorme. Il tutto però si sarebbe svolto nella totale oscurità. Di questo tutti sono sicuri.
Hello darkness
A propendere per l’asteroide come causa principale della scomparsa di quasi l’80% della vita sul pianeta Terra si è estinta è stato il professor Peter Roopnarine. Circa un paio d’anni fa, infatti, è stato presentato uno studio che sottolinea come ad aver, molto probabilmente, innescato l’estinzione di buona parte degli animali e delle piante presenti nel Cretaceo sul nostro pianeta sarebbe stata la somma di una serie di situazioni a partire dal famoso impatto.
Situazioni che hanno avuto, nel loro complesso, la conseguenza di creare una intensa nuvola nera che ha coperto il pianeta. Questa nuvola nera, composta non solo dalle polveri alzatesi con l’impatto ma anche dalla cenere provocata dai numerosi incendi che proprio l’impatto aveva provocato, ha oscurato il sole per un periodo di tempo estremamente lungo e ha di fatto inibito la fotosintesi.
Senza poter espletare la fotosintesi, le piante hanno contemporaneamente provocato la propria morte e la riduzione dei livelli di ossigeno sul pianeta. I dinosauri si sarebbero così estinti in una manciata di settimane, l’equivalente di circa 200 giorni. Ma un altro studio, realizzato anche grazie al machine learning tira in ballo una concausa, che sarebbe stata in movimento ben prima del colpo fatale dell’asteroide dello Yucatan. L’attività vulcanica.
Erano comunque spacciati?
Lo studio si è avvalso di un pool di 128 processori messi a lavorare in parallelo in cui un team di scienziati guidati da Alexander Cox, Computational Geologist di Dartmouth College, ha immesso diversi dati e diverse concentrazioni di anidride carbonica e di biossido di zolfo. I calcoli prodotti hanno dimostrato che molto probabilmente la vita sul pianeta era comunque sulla via dell’estinzione anche se, è innegabile, l’arrivo dell’asteroide non ha fatto del bene.
Per circa 300.000 anni prima dell’impatto dell’asteroide dello Yucatan, infatti, una serie di vulcani molto attivi ha immesso nell’atmosfera enormi quantità di gas, portando lenti cambiamenti atmosferici. A questi gas si sono aggiunti quelli rilasciati dall’impatto e il picco di attività vulcanica che molto probabilmente proprio l’impatto ha provocato. Se è vero quindi che può essere stato effettivamente il disastro provocato dall’asteroide dello Yucatan a eliminare la vita sul pianeta quasi del tutto, la situazione era già parecchio compromessa. Quasi tutta la comunità scientifica è concorde comunque nel dire che non è stato il raffreddamento ad uccidere i dinosauri quanto il buio.
