Lo sportello del bancomat viene spesso utilizzato dai criminali per truffare le persone: in cosa consiste il raggiro e come evitarlo.
Ormai la maggior parte delle persone tende a pagare con il bancomat. Sia che ci si trovi al bar, al ristorante o in qualsiasi negozio la comodità del pagamento tramite POS è sempre più sfruttata dagli utenti. Tuttavia ogni tanto capita ancora di avere bisogno di contanti e per questo ci si reca al bancomat per ritirare il denaro necessario. La pratica del ritiro al bancomat è ormai largamente diffusa e anche chi ha meno ‘feeling’ con la tecnologia – come ad esempio le persone anziane – non si fanno problemi a prelevare soldi dai vari sportelli automatici. Bisogna però fare molta attenzione, dato che i criminali sono sempre in agguato e la truffa è dietro l’angolo.
Truffa allo sportello del bancomat: come avviene il raggiro
Proprio tramite lo sportello bancomat i malintenzionati mettono a segno un raggiro che sta facendo preoccupare molto le forze dell’ordine. Questa truffa prende di mira coloro che mettono in vendita un oggetto: l’acquirente, che in realtà non è interessato all’articolo ma solo a spillare soldi al malcapitato, chiederà di poter pagare tramite bancomat o postepay.
Il venditore, ignaro di cosa sta per capitargli, si recherà allo sportello bancomat e inserirà la propria carta, credendo nella buona fede del finto acquirente. In realtà quest’ultimo non è altro che un criminale, che non manterrà affatto la promessa di accreditare il denaro sul conto legato alla carta.
Non appena il malcapitato venditore si trova allo sportello arriva infatti una chiamata al suo telefono. Le indicazioni sono ben precise: dopo aver inserito il bancomat, infatti, l’utente viene invitato a selezionare il circuito di pagamento e premere poi su Ricarica.
Il passaggio successivo consiste nel digitare quello che viene spacciato come numero dell’ordine per il prodotto, ma che in realtà è un numero di carta. Una volta inserito l’importo e confermato il tutto, quindi, il venditore non riceverà i soldi ma li verserà sul conto del truffatore.
Cosa fare in caso di truffa: a chi rivolgersi
Con questo stratagemma, infatti, il finto acquirente riesce a farsi accreditare il denaro, ovviamente sparendo una volta terminata l’operazione. Cosa fare se ci si rende conto di essere stati raggirati?
Se ormai il pagamento è stato effettuato non rimane che contattare gli uffici della Polizia Postale e spiegare nel dettaglio cosa è appena avvenuto.
Se invece si ricevono proposte di questo tipo da sedicenti acquirenti e sorge il sospetto che possano trattarsi di tentativi di truffa, la cosa migliore da fare è stoppare subito la trattativa e segnalare immediatamente la richiesta alla piattaforma che si sta usando e alla Polizia Postale.